Tecnologie digitali

L’importanza delle forme di innovazione dal basso per le tecnologie della comunicazione

È oramai evidente che le tecnologie digitali della comunicazione sono strumenti sempre più importanti nel trasformare la vita quotidiana contemporanea. Sebbene nel mondo di internet, dei social media e dei dispositivi digitali il potere sia concentrato nelle mani di poche grandi industrie multinazionali, le attività di innovazione dal basso, di co-produzione e di coinvolgimento di gruppi e comunità locali rappresentano una prospettiva alternativa per comprendere il rapporto tra tecnologie della comunicazione e società.

Da un punto di vista storico, molte delle più diffuse tecnologie di oggigiorno sono state in parte modellate proprio a partire dal contributo di una qualche forma di innovazione dal basso (come nel caso dei radioamatori, del personal computer o le reti di file sharing). Per esempio, l’evoluzione di differenti tipi di reti e software è stata influenzata da progetti nati dal basso, spesso messi in pratica da comunità di volontari, di appassionati o di hacker, non di rado guidati nelle loro attività da una visione politicamente orientata del ruolo delle tecnologie nella società.

Da un punto di vista culturale, nel contesto contemporaneo progetti di innovazione dal basso contribuiscono ad offrire delle visioni alternative sul rapporto tra comunicazione digitale e società, come nel caso delle le reti digitali comunitarie locali, sviluppate da appassionati e cittadini, che veicolano una visione sociale alternativa di internet rispetto al modello commerciale della rete affermatosi a livello globale.

Considerando poi i processi di innovazione tecnologica, le forme di innovazione guidate dalle aziende includono sempre più spesso forme di partecipazione da parte dei cittadini nella fase di progettazione. Pensiamo per esempio alla diffusione a livello locale dei makerspace, ovvero spazi condivisi in cui spesso si raccolgono istanze dal basso per trasformarle in modo relativamente diretto in prodotti commerciabili; oppure alle comunità di appassionati di ICT che contribuiscono a condividere conoscenze utili a costruire un differente rapporto con le tecnologie, per esempio alimentando forme di riciclo virtuoso o il riutilizzo di dispositivi obsoleti per scopi sociali.

Poiché le tecnologie per la comunicazione digitale sono oggigiorno sempre più importanti possiamo comprendere l’importanza di studiare e comprendere le dinamiche sociali, culturali e organizzative alternative che alimentano l’innovazione dal basso e di co-produzione in questo fondamentale settore.

Casi studio in sintesi

Caso studio

Commoncoin

Commoncoin è una criptovaluta, cioè una moneta digitale basata sulla tecnologia blockchain e sulla crittografia, sviluppata dal centro d’arte indipendente Macao di Milano, in collaborazione con una rete internazionale di attivisti, sviluppatori e ricercatori di differenti ambiti disciplinari.

Commoncoin nasce come strumento per sperimentare scenari socio-politici ed economici diversi da quelli che caratterizzano il capitalismo finanziario, e in particolare come strumento per implementare un welfare solidale fondato sul reddito di base incondizionato, sulla gestione dal basso dei beni comuni e sulla cooperazione sociale.

Commoncoin ha due usi principali, che sono stati definiti attraverso un processo di co-design: quello di mezzo per distribuire il valore prodotto dalle attività di Macao fornendo un reddito di base agli attivisti, e quello di valuta utilizzabile all’interno di un mercato globale di economia alternativa basata sulla cooperazione.

Caso studio

RaspiBO

RaspiBO è un gruppo informale di appassionati di elettronica e informatica libera dell’area di Bologna. Il suo obiettivo principale è quello di promuovere la conoscenza e l’uso dell’elettronica e dell’informatica libera.

Oltre a organizzare attività divulgative e formative in collaborazione con enti e istituzioni pubbliche, il gruppo sviluppa progetti di innovazione dal basso fondati sull’uso di tecnologie open source, hardware e software, e sull’adozione di un modello partecipativo di progettazione e implementazione.

Esempi significativi delle iniziative di RaspiBO sono alcuni progetti incentrati sulla creazione di tecnologie e piattaforme per il monitoraggio ambientale partecipativo. Nati originariamente all’interno del gruppo, questi progetti, che prevedono la partecipazione attiva dei cittadini alle attività di monitoraggio, sono stati adottati e finanziati da enti pubblici come Arpa Emilia-Romagna, apportando benefici concreti all’ambiente e alla collettività.

Caso studio

Paradigma

Paradigma è un Innovation Hub con sede a Padova, amministrato da una società a responsabilità limitata. Paradigma funge da incubatore e acceleratore di start-up, e il suo obiettivo è dunque quello di supportare imprese innovative dalla fase di avvio fino all’ingresso sul mercato, con un focus specifico su iniziative ad alto impatto che prevedono forme di efficientamento della sostenibilità ambientale.

Per raggiungere questo obiettivo, l’Hub si propone di sperimentare modelli di supporto alle imprese innovativi e alternativi a quelli dominanti, in particolare modelli che facilitino la partecipazione dei cittadini ai processi di innovazione. Significativo, in questo senso, è un progetto in fase di sviluppo, che prevede la creazione di una piattaforma per il finanziamento diffuso delle iniziative basata sulla tecnologia blockchain, attraverso cui i cittadini potranno investire in progetti innovativi che rispondono concretamente alle istanze del territorio.